lunedì 9 settembre 2013

Cibi brutti - Cioccolato al latte con nocciole di una sottomarca non propriamente a caso

(Puro!)

Questa recensione è un po' difficile da classificare, poichè, considerando l'evento nella sua completezza, dovrebbe essere contemporaneamente etichettato come cibi brutti, cartoni brutti, regina delle pigne al qulo, tag peraltro esistenti, persone brutte, episodi brutti, espressioni brutte, serate brutte.

Tante cose nuove e che credo saranno inserite nel blog.
Non voglio spoilerare troppo, comunque il prossimo post potrebbe essere su Giulia, persona brutta, compagna di corso brutta, di una facoltà brutta presso un'università brutta.

Bisogna fare una premessa: io mangio come una cloaca. Mangerei qualcunque cosa, a qualunque ora e in qualunque modo.

Quella sera incriminata, dopo esserci riempite di pizze, patatine fritte ecc ecc, Giulia ci ha offerto della cioccoata o meglio, io ho visto che c'erano delle tavolette di cioccolato nella dispensa e le ho chiesto di offrirmene una.
Ovviamente, siccome, dicevo, sono un pozzo nero, ho scelto la cioccolata più porca all'invito di Giulia (lo ripeterò mille volte che si chiama Giulia) di prendere quella che preferivo.

Quindi, ho preso quella al latte con le nocciole di una sottomarca non propriamente a caso.


Da premettere che Giulia aveva detto che le teneva in quella dispensa dal mese di aprile, ma siccome io mangio anche le cose scadute, non me ne sono preoccupata.

Dicevo, ho preso la cioccolata e l'ho scartata avidamente, staccato una striscia e data a Fugu e poi ne ho staccata una per me.

Fugu, stava trangugiando l'ultimo cubetto della sua porzione di cioccolato, quando ad un certo punto, mi sento solleticare sul pollice. Penso di essere ancora una volta vittima dei soliti tic alle mani ma guardo per sicurezza, come faccio sempre.

Guardo.
Distolgo lo sguardo.
Guardo di nuovo.

Sul mio pollice c'era un verme. Bianco, dolcissimo e piccolissimo, tutto da adottare.
Però alla seconda occhiata, l'effetto era tipo questo:





Dico ad alta voce, un po' allarmata: c'è un verme nella cioccolata.

Io e Fugu sputiamo tutto, mi sciacquo il verme dal dito e ritorno al mio posto a sedere.

Il tutto, tra le risate di Giulia.
Giulia, brutta brutta persona.

Ancora incredule dell'accaduto, controlliamo il pacchetto: integro, ben chiuso prima di scartarlo.
Secondo step: data di scadenza. E questa, era fissata al 18/12/2013, quindi non scaduta.

Mi sono ripetuta più volte in testa: ok, non sono pazza, dicembre deve ancora arrivare, dicembre 2013 non è passato, è ancora il 2013.

Continuo ancora adesso a pensare a come il verme sia finito nella cioccolata, però mi è venuta una mezza idea: forse i vermi vengono solo nel cioccolato alle nocciole, visto che su internet, cercando "chocolate worms" i risultati erano tutti di tavolette al cioccolato con mandorle e nocciole. Magari è la nocciola che vermeggia dopo un po'.


Brutta, bruttissima questa cioccolata di una sottomarca non propriamente a caso, soprattutto visto il tutto.

Mi dovrebbero ripagare in tavolette di cioccolato della Lindt tutti i gusti, Alpe Rose (altro che sottomarca non propriamente a caso) e in moneta per i danni morali.


Tutto, sempre mentre Giulia rideva. Le ho lanciato un'occhiata d'odio, pensando che probabilmente, viene dal mondo di quella rotta indiess di Peppa Pig, con la differenza che Giulia indossa una muta mascherevole tipo Visitors, solo che invece di sbranare le persone, alla fine dell'episodio (e anche durante), ride.

Ride.

Non c'è salvezza da Peppa Pig(na) nemmeno tra quelli che consideri amici.

È l'invasione delle Ultrapig(ne).

Ride.

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