Ho sempre pensato che i pompieri meritino stima per il loro lavoro ma a quanto pare non tutti sono d'accordo con me. Sam il pompiere è la più brutta imitazione di vigile del fuoco che io abbia mai visto. Non solo i personaggi sembrano essere tutti tardi ma non c'è verso che facciano o dicano qualcosa di decente.
Tutti in quel cartone sono pessimi pompieri, pessimi
infermieri, pessimi genitori, pessimi mariti, pessime mogli e quanto altro. Il
tutto per far sembrare il protagonista più intelligente della media anche se,
se lo si osserva bene, si potrà facilmente notare quanto sia folpo.
L'episodio di oggi è stato scelto a caso, il fatto che sia
stato estratto a sorte e sia così brutto mi fa pensare che: 1- Sam il pompiere
sia tutto di questa risma (il che sarebbe preoccupante) 2- ho avuto culo e mi
sono beccata un episodio da nobel della bruttura (e anche questo sarebbe
preoccupante).
Ma andiamo avanti e vediamo cosa ci riserva il nostro amico
Sam impegnato in "Questioni di fiuto".
L'episodio inizia con l'addestramento del cane Radar, un dalmata fatto malissimo che lavora, con salario minimo, alla caserma dei pompieri. In pratica il cane non sa far altro che rotolare, abilità peraltro importantissima nel suo ambito lavorativo.
l'immensa ambulanza
del villaggio di Sam, usata per altro per fini personali.
La scena si sposta subito alla casa di un paramedico che
salutando il figlio (più avanti si scoprirà con mio sommo orrore che il figlio
è in realtà unA figliA) gli ricorda di
ricordare al padre tardo di mente il fatto che il pranzo è pronto per essere
scaldato.
Il paramedico è in divisa e alla guida di una smart con
tanto di sirena (!!!) quindi si presume che vada al lavoro... e invece no! Se
ne va a fare una gita in montagna! Ma perché? Non hai altri vestiti? E perché
vai in gita in ambulanza? Ma soprattutto, perché l'ambulanza è una macchinina
biposto con un bagagliaio della ceppa?
Forse sarà meglio non farsi domande anche se il cartone non
sembra fatto per un target di pubblico così piccolo da non notare questi
errori.
La paramedichessa saluta marito e figlio/a dicendo loro di
essere diretta ad una gita in collina, scherzando aggiunge: "se non
dovessi essere di ritorno per cena mandate pure una pattuglia". Le ultime
parole famose.
La nostra donna ligia al lavoro va a prendere una sua amica
alla stazione dei pompieri, anche lei in divisa. L'amica vigilessa del fuoco
cita una gita in montagna. Ma non erano in collina???
Partono con la certezza di essersi dimenticate qualcosa, e
tra poco vedremo un altro fulgido esempio di professionalità
intanto Sam carica un
estintore sul camion dei pompieri, ottimo modo per domare un incendio. Tra
l'altro lo butta dentro senza troppi riguardi e senza nemmeno fissarlo da
qualche parte
La vigilessa si ricorda improvvisamente di aver dimenticato
di guardare le previsioni del tempo, ottimo, professionale, vorrei ricordarti
che sei un pompiere!
notate la pendenza
della famosa montagna-collina
succede però la tragedia, la vigilessa cade scalando una
collina di pendenza 2% e si ritrova con una storta alla caviglia. Ammiriamo
inoltre le fantastiche scarpe da intervento incluse nella divisa, adattissime a
scalare montagne-colline e a camminare nei luoghi incendiati.
una fasciatura
professionale
Si scopre che il paramedico è in realtà un'infermiera pur
avendo il permesso di guidare un automezzo con sirena. In che mondo vivono
questi?
Comunque l'infermiera fascia la gamba della sua amica, 5
kilometri sopra la caviglia, e insaccandola come un salame.
Comunque, slogatura o no, la vigilessa si alza benissimo e
cammina abbastanza tranquilla (e io comincio a sperare che quelle colline siano
piene di lupi famelici).
Sam nel frattempo nota, nelle previsioni meteo, che in
montagna ci sarà nebbia. Non si preoccupa più di tanto per le amiche, lo
sapranno di certo. Eh, come no!
Infatti subito dopo vediamo un banco di nebbia degno di un
film di fantasmi abbattersi sulle nostre rincoglionite in divisa preferite che,
puntualmente, si perdono. I cellulari però non prendono e l'infermiera si
augura che il marito mandi davvero i soccorsi prima di sera.
ma si, posso anche
uccidermi, tanto mia moglie è infermiera
Vediamo quindi il famoso marito, Mike, intendo a tentare di
tranciarsi la mano col motore del tosaerba. E questo individuo dovrebbe mandare
i soccorsi? Tra l'altro noto come Mike somigli ad un attore di cui non ricordo
il nome, ma che faceva sempre le parti del rincoglionito. Siamo in una botte di
ferro.
Mike riceve una chiamata dalla figlia che gli chiede il
permesso di rimanere a cena da un amico. Il padre risponde con il classico
"chiedilo a tua madre quando torna" senza farsi domande sul perché la
moglie non sia ancora a casa. In un nanosecondo, dopo essersi accorto che fuori
dalla finestra c'è una nebbia che neanche in val padana, si decide a chiamare i
soccorsi.
Arriva un fax a Sam (si, un fax) per segnalare la scomparsa
delle due donne sulla montagna di Pontipatti (o qualcosa di simile). Sam parte
col cane sfruttato (e basta!) per raggiungere Mike.
Sam e un tizio che dovrebbe essere del soccorso alpino
chiedono a Mike di scavare nella biancheria sporca in cerca di qualcosa che
abbia l'odore della moglie, Ellen, da dare al cane per trovare una pista.
ma come sono fatti i panni in quel paese?
Mike, ovviamente, sa benissimo distinguere i vestiti della
moglie e da loro una specie di pezza credendo sia una maglia. Ma una mutanda,
no?
Il cane annusa lo straccio e porta i soccorritori dalla
figlia, difatti lo straccio era un suo vestito. Come si fa a confondere un
vestito da bimba con una maglia da donna? La bambina difatti tira fuori dal
cesto dei panni sporchi una maglia grande il triplo. Ci voleva una laurea?
Armati di un paio di torce farlocche, Sam, il cane Radar,
mr. soccorso alpino, Mike l'incapace e la bambina partono tutti verso la
montagna piena di nebbia. E chissenefrega se ci portiamo dietro dei civili non
addestrati una dei quali minorenne!
Comunque alla fine ritrovano le due disperse vive e senza
sgranocchiature da lupi (purtroppo per me) e se ne tornano tutti in caserma a
far rotolare il cane.
Poveri pompieri! (quelli veri)
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