Ieri
era Peppa Pig, oggi sono i manga brutti.
Dovevo
in qualche modo riempire il vuoto di una settimana brutta in cui ho
avuto tempo di recensire solo alla fine.
Settimana
brutta brutta: prossimamente su Recensioni Brutte Brutte.
Voi
sapete che quello di cui parlo è solitamente un male che deve essere
condiviso con e da tutti.
Leggere
“Honey x Honey Drops” ha dato il via alla ricerca di un manga
smut/shojo/josei (un giorno, scriverò un piccolo dizionario con
tutte le specifiche dei vari generi – di merda o meno- così
capirete che le parole non me le invento io) che non fosse un
completo mix di sentimenti prosciugati dalla pateticità.
Fallendo.
Quindi,
oggi vi propongo un altro fantastico manga “Love Celeb”.
Nakazono
Kirara è una studentessa sedicenne, aspirante idol, che cerca di
sfondare nel modo dello spettacolo, pur senza dimostrare particolari
doti per poter inseguire il suo sogno.
Il
suo manager, quindi, decide di cercare di aiutarla obbligandola a
“giacere” con dei produttori, che le avrebbero assicurato in
cambio una posizione nel mondo della TV e della musica. Purtroppo, la
protagonista è riluttante a questa procedura per accaparrarsi il
successo, poiché è vergine. Durante la sua disavventura, conoscerà
un misterioso ragazzo di nome Gin con i capelli argentati. Dopo
questo incontro, Kirara diventa famosa: sarà un caso? Scopriamolo!
Allora,
io non capisco una cosa: io voglio buttarmi nel mondo dello
spettacolo, perfetto; non sono talentata, ok; perché continuo a
cercare di sfondare? Perché?!
Mi do
all’ippica! Ma perché devo andare avanti a farmi del male
psicologico e fisico? Perché continuare per una strada che non mi
porterà da nessuna parte perché faccio completamente cagare, quando
ad esempio potrei fare i miliardi con il patchwork?
Perché?
Quando
leggo queste specie di manga mi faccio sempre tante domande e non
riesco mai a darmi una risposta concreta.
Ok,
andiamo avanti.
Dicevo
nella spiegazione della trama che Kirara è una sedicenne che vuole
riuscire ad entrare nel mondo dello spettacolo e che il suo manager,
pur di aiutarla, si inventa di farla andare ad un ritrovo di
produttori di ogni genere, perché lei la dia a qualcuno e riesca a
diventare, finalmente, qualcuno.
Ovviamente,
non le dice nulla, altrimenti, siccome lei è vergine (vi prego di
tenerlo sempre a mente per tutta la durata della mia recensione) si
sarebbe rifiutata a priori.
La
accompagna con l’inganno e lei si ritrova su un piano di un albergo
di lusso, dal quale non può scendere, accerchiata da produttori che
se la vorrebbero fare e da altri che stanno, diciamo, amoreggiando
con altri gentili pulzelle, dal cuore fino.
Uno
la nota, si avvicina e manifesta la sua volontà di posare se stesso
sopra e dentro di lei (che frase aulica per un gesto poetico come
questo!). Lei fa la difficile (ovvio! È vergine, poverina!), lui non
demorde finchè, improvvisamente, un altro ragazzo, un ragazzo
misterioso con i capelli argentati, interviene per difendere la
ragazza, scacciando via il malvagio e possibile violentatore.
Kirara
pensa di essere salva e invece no! Il ragazzo, che fino a poco prima
era stato dipinto dalla e nella sua testa come principe azzurro, ha
intenzione di prendere il posto del malvagio e possibile violentatore
che aveva allontanato pochi momenti prima.
Il
silver haired boy, prova a limonarsela e ci riesce e le dice pure che
lei può essere comprata con i soldi! Clamoroso! Lei si incazza come
una faina del Gange e riesce, con astuzia felina, a fuggire via.
Un
attimo.
Torniamo
indietro.
Ho
scritto “silver
haired boy”.
Sì, perchè ha i capelli argento: non
grigi, altrimenti avrebbero scritto grey; sono proprio argento.
Silver. Sicuramente in natura non esistono capelli argento ed è
ovvio che si tratti di una tinta per capelli. Ma addirittura argento?
Che è? Il concorrente della
fatina turchina con gli occhi zecchini
(Pinketts docet)?
Ovviamente
la protagonista comincia a passare tutto il tempo a pensare a questo
fantomatico ragazzo con quest'aura particolare. Sembra che passino
giorni, mesi, invece sono passate delle ore, una nottata.
E
in quella nottata Kirara diventa famosa:
giornalisti fuori dalla scuola, produttori che contattano il suo
manager, fan
che spuntano fuori dal nulla...
Io,
al suo posto, avrei pensato ad una candid camera, ma probabilmente
lei è molto più intelligente e molto più fortunata di me perchè
si tratta della realtà: in una notte sola, lei diventa famosa. Dal
nulla e con il suo status di chiavica come starlet.
Il suo manager la raggiunge a scuola per proteggerla e soprattutto
dirle la novità:
“Oh, Kirara, hai sentito la novità? Sei famosa!”“Ahpperò! Che gran botta di culo!”
Kirara
comincia a girare spot,
fare concerti e viene anche scelta per fare delle serie televisive
per giovani
adolescenti con l'identità sessuale confusa.
Ma
da dove viene tutta questa fortuna?
Dal
tizio con i capelli argento:
in realtà Gin è Ginzou Fujiwara, un
importante personaggio nel mondo dello show business,
il quale ha il potere di modificare, ordinare, creare, comprare
qualunque cosa.
Dimenticavo:
ha tipo 17 anni.
Io
non ho capito una cosa: so che in Giappone i top student diventano i
top nel mondo del lavoro, ma a 17 anni? A 17 anni, chè non si ha
nemmeno finito di fare le superiori? Possibile?
Ok,
non soffermiamoci troppo: Ginzou "Gin" Fujiwara, 17 anni,
business
man
nel mondo dello spettacolo.
A
quanto pare Gin
vuole bombarsi Kirara
e lo dice al suo manager, Hanamaki Ryoutaro, il quale, in questa
parte della storia, comincia a prendere spessore. Infatti, per fare
in modo che il successo di Kirara continui, comincia ad insegnarle
l'arte dell'ammore,
in vista di un'appassionante fornicata con il business man: le
insegna a baciare, le insegna il pomiciamento/petting, la tocca e le
lecca i capezzoli
ma
NON è MOLESTIA SESSUALE.
In fondo lei ci sta ed è poco contrariata. Cominciano addirittura a
pensare a come lei può vestirsi, perchè a quanto pare Gin non
disprezza i travestimenti osè, come quelli da gattina
sexy sboldra.
Da
notare il fatto che Gin possiede (e non nel senso di avere) qualunque
cosa si muova, a partire dalla sua insegnante di ikebana.
Fissato
il giorno per poter finalmente prendere il fiore di Kirara, il
manager accompagna la vittima sacrificale a casa del business man e
va a prendere un drink, nell'attesa che il suo partner in affari
“concluda
il contratto sulla carta bianca della protagonista”.
Scene
ridicole si susseguono nella stanza dove dovrebbe avvenire
l'accoppiamento: lei che fa la difficile, lui che si incazza, perde
il coraggio di farsela, la trova talmente carina che non riesce a
fare il suo dovere e si sofferma sulle stronzate, si fanno il bagno
uno alla volta per rilassarsi e farsi forza...
Vi
ho risparmiato tutte le parti idiote in cui si fanno
scambi di succhiotti,
perchè a quanto pare, in Giappone, il succhiotto è una specie di
simbolo per la proprietà: ti
faccio un succhiotto? Sei mio.
Al
pub, il manager incontra un'ex scopattrice
di Gin, la quale, subito dopo essersi concessa al nostro silver
haired boy, perde la sua notorietà: effettivamente il business man è
come un normalissimo stronzo, che fa di tutto per portarsi a letto
una e poi la scarica come se fosse all'ecocentro, liberandosi
dell'attrezzo scomodo, ingombrante e soprattutto usato che girava per
casa sua.
La
scopattrice rivela al manager una grandissima verità: se Kirara si
lascia andare alle pressioni di Gin, quest'ultimo la lascerà senza
che lei possa sfruttare oltre questa sua possibilità di sfondare nel
mondo dello spettacolo.
Il
manager trasale: “Ma come? Pensavo che se Kirara gliel'avesse data
avrebbe continuato ad essere famosa, nonostante tutte le ragazze
molto più giovani, molto fighe, molto più talentuose e tsoccole
bisognose di un posto nel magico comodo della TV!”.
L'espressione
della scopattrice fa capire quanto sia idiota il manager. Ma vabbè.
Hanamaki
si precipita subito a casa di Gin per fare
in modo che Kirara si preservi
ancora, almeno fino a quando lui non avrà abbastanza soldi per
prendere a calcinculo Kirara perchè non gli serve più per
guadagnare soldi.
Arriva,
sottrae Kirara a Gin proponendogli una nuova avventura con un
nuovo costume sozzo
e Gin accetta: in realtà è tutta una scusa perchè Kirara gliela
dia nell'anno del mai.
Nel
frattempo arriva il momento per il debutto
del cd della protagonista e rivelazione... fa schifo a cantare!
Fa talmente cagare che chiamano un tal Sakuya Ohkouchi del gruppo
Lucifer, il cantante preferito dell'ebete e, con la sua presenza, lei
finalmente canta come si deve.
Gin
sferra un nuovo attacco per bombarsela, a casa di lei (le case delle
lei sono solitamente una pessima scelta; le lei di questi manga sono
sempre povere e con delle case di merda): l'attacco fallisce perchè
appena cominciano, uno stormo di vicini approda davanti alla finestra
della camera per spiare.
Così
Kirara va a stare da Gin.
Con
il manager.
Nel
frattempo, recita anche per una serie in cui è prevista una love
story con il protagonista maschile che é un tipo
tanto dolce quanto idiota.
Ad un certo punto, quando viene fuori che ci sarà la scena del
bacio, Gin si incazza e usa i suoi poteri di business man per entrare
anche lui nel telefilm, come fratello del tonto, dargli del filo da
torcere e, soprattutto, togliere la verginità di Kirara in una scena
della serie, quindi in pubblico.
Succede
un casino
tremendo:
Gin fa la parte dello stronzo e il tonto fa la parte del tonto, poi i
ruoli si capovolgono, a Kirara viene la brillante idea di frequentare
il tonto fuori da set così poi “nel
telefilm loro potranno sembrare davvero innamorati”,
Gin
prova a violentare nuovamente Kirara sul set
(ricordiamo che è una serie per ragazzi), poi anche quell'altro
prova a molestarla.
Alla
fine Kirara dice a Gin di amarlo e il tonto ci rimane male.
Tutto
ritorna ad essere ehm... diciamo normale.
E
invece no.
Un giorno, dopo un concerto di Kirara, un nuovo oscuro figuro fa il
suo ingresso, proclamandosi come l'uomo più potente e ricco del
mondo: nel corso della storia, espropria Gin di tutti i suoi beni e
sequestra
Kirara.
In realtà anche qui, si intromette il manager: l'oscuro figuro
diventa il nuovo business man e la nostra protagonista viene
evidenziata come vergine e quindi, come ottima merce.
Viene
successivamente molestata.
Tutto
procede con la tranquilla routine finchè, ad una conferenza dove
Kirara e l'oscuro figuro sono vestiti da sposi, compare Gin, vestito
anch'egli da sposo, il quale assesta qualche man rovescio qua e là
in faccia all'oscuro figuro, dato che è ritornato ricco e
quell'altro se ne può tornare da dove è arrivato.
Alla
fine della giornata, Gin porta Kirara a casa sua e
finalmente la spiuma.
Il
giorno dopo vanno tutti al lavoro, il manager si accorge che
Kirara è ormai impura,
si incazza e la bacia. Tutto normale!
Infatti
il manager le dice che deve partecipare ad un nuovo programma la
settimana successiva, Gin chiede di aggregarsi e tutti partirono
felici e contenti.
Su
arei diversi.
Rimangono
da soli il manager e Kirara e Gin resta come un fesso.
In
realtà il manager combina tutto per una sola cosa: vuole
farsi pure lui Kirara
e vediamo una versione del sexy
manager.
Confessa a Kirara tutto e immagini di schizzi di sangue riempiono la
pagina per lo stupore di lei.
Nel frattempo Gin prova a cercarla,
inutilmente; il manager rinsavisce e capisce che sta per fare una
grande cagata, così tornano a casa, Gin si incazza, il manager gli
si inginocchia davanti per implorare il perdono; Gin chiede a Kirara
di sposarlo.
In
cambio, però, lei deve lasciare la scena.
Ovviamente
non vuole, dopo tutto il culo che si è fatta! Cominciano le angherie
di lui, che la caccia di casa sua, le toglie tutti i contatti, le
rovina quelli che può farsi e
la violenta.
Sul serio. E lei lo lascia fare, perchè in fondo lo ama.
Lei
capisce che non può stare senza di lui, lascia le scene dopo essere
riuscita finalmente a rifarsi un nome, e lui si butta in politica, si
tinge i capelli di nero (in realtà si fa una doccia e i capelli
perdono l'argento) e lei, per sembrare una donna modesta, di buon
gusto e una futura brava moglie, si taglia i capelli.
Lungo
la strada, trovano un altro tizio, stavolta con i
capelli lunghi, che non si sa come mai, odia Gin, così cerca di
mettere zizzania tra i due facendo credere a lei di essersi denudata
(lui in realtà la
droga e la spoglia),
e a Gin di esserci stato a letto.
Ora
tenetevi forte perchè se pensate che abbiamo toccato il fondo, vi
sbagliate.
E
di grosso.
Questo
fantomartico tizio con i capelli lunghi rapisce il non più silver
haired boy, lo sbatte in un bunker/prigione per fargli
violenza sessuale e psicologica;
sequestra lei e le ordina di andare a letto insieme.
Ed
è lì, che quando pensate che il manga sia ormai giunto al termine e
che non sia finito a tarallucci e vino come avviene di solito, lì
succede una cosa magggica: lei indaga.
Sì,
avete letto bene. Indaga. Come solo le persone intelligenti sanno
fare.
Scopre
che il tizio con i capelli lunghi è innamorato di una ragazza dolce
e malata che ha bisogno di cure e organizza un concerto per poter
permettere ai due di vivere insieme. Grande ritorno di Gin, che
nonostante gli psicofarmaci, le allucinazioni e le botte, si riprende
e si mostra di nuovo con i capelli argento.
Il
tizio con i capelli lunghi si rende conto di essere stato una merda e
che l'unica cosa che voleva era stare
con la tipa malata.
Finalmente possono mettersi insieme.
Finalmente,
anche i due stronzi protagonisti possono sposarsi
e lo fanno: lui
vestito da Lady Oscar
con la divisa bianca di quando ha ancora 14 anni ed è appena
diventata guardia della futura regina Maria Antonietta (Lady Oscar,
comunque, è molto più cazzuta e virile di Gin), lei come Lady Oscar
vestita da vera lady nell'episodio 25 – Cuore
di donna
(in una scala da merda a Lady Oscar, Kirara e sotto la merda).
Il
manga termina con un episodio extra in cui Kirara e Gin vanno in
America a far visita al tizio dei Lucifer, apparso durante la
narrazione del fumetto.
Incontrano
la moglie di lui che, nei momenti in cui può esserci intimità con
il marito, se la dà a gambe. Si scopre poi, che la povera donna fa
la preziosa, non perchè sia una povera stronza, ma perchè è
incinta.
Il tizio dei Lucifer è contento della notizia e incita Gin e Kirara
a seguire i loro passi.
Fine.
Il mondo è dei deficienti.
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