mercoledì 27 novembre 2013

Libri brutti - Soulless



Eccoci di nuovo qui. Ormai è passato più di un mese dall'ultimo post, ce ne scusiamo, anche noi abbiamo una vita.
Tecnicamente la recensione sarebbe toccata a Mary (per ordine di alternanza) ma il suo computer ha deciso di farsi una lunga passeggiata verso quel paese quindi... onde non farvi attendere oltre eccomi qui a recensire un libro che avevo in serbo da tempo.
Viene elencato in parecchie liste amatoriali di libri steampunk e la serie in se è abbastanza conosciuta, quindi date il benvenuto al nostro nuovo romanzo brutto, "Soulless"!




Confusione nella trama: almeno quella si capisce
Inutilità dei capitoli: non ce n'è, è proprio il libro ad essere inutile
Livello di scorrettezza: penissimo

 "Soulless" è il primo libro della serie "Il protettorato del parasole" (che già qui...) dell'autrice americana Gail Carriger. A me ha ricordato tanto un'altra serie famosa... vediamo se capite quale.
Per primissima cosa vorrei focalizzarmi sulla copertina, uguale in tutti i Paesi in cui il libro è stato editato (si, anche in Italia, purtroppo). Si vede l'immagine di una modella similvittoriana secca-secca... peccato che la protagonista sia sempre indicata come robusta tendente al sovrappeso. Che bisogno c'è di dimagrire a caso la gente? E poi magari pretendiamo di non spingere le ragazze verso l'anoressia... ma bravi!

La protagonista è tale Alexia Tarabotti, appartenente alla specie di umani senza anima e, attenzione attenzione, di padre italiano. Questo fa si che lei sia, secondo l'autrice, geneticamente portata a scaldarsi (nel senso che si incazza come un toro) e ad essere istintiva e impetuosa, in pratica non ragiona una ceppa prima di agire. Bello, gli stereotipi razziali mi mancavano dai tempi di Drag me to hell, grazie di avermeli ricordati. (Mo ti vedi come mi scaldo io, Carriger)

Dicevamo, Alexia è una senz'anima, il che la rende fredda e praticamente senza sentimenti. Per favore tenetelo a mente per comprendere quanto casino abbia combinato l'autrice e quanto regga la trama.
Il romanzo è ambientato nell'Inghilterra vittoriana dove la società si divide in umani, lupi mannari e vampiri. Inoltre ci sono i servitori di vampiri e lupi mannari e i senz'anima, appunto.

Il libro vorrebbe essere steampunk, dove per steampunk si intende un libro o film con ambientazione vittoriana ma con l'aggiunta di tecnologie quasi moderne.  Ok, ma allora fallo bene! Nel libro ho trovato un unico accento di "nella stanza vi erano macchinari vari" (che potrebbe stare ad indicare qualsiasi cosa)  E BASTA! Cosa erano? Pericolose macchine da guerra? Supercomputer? Lavastoviglie? Macchine per il pane? Macchine per la stampa di Gutemberg? Non ci è dato saperlo. Bello steampunk, proprio.
Ma devo smetterla se no non recensisco più il romanzo in se.

Dicevo, Alexia Tarabotti è, appunto, una senz'anima che vive con la madre, il patrigno e le sorellastre, una sorta di cenerentola dei poveri. Non trova un marito appunto perché antipatica come le zanzare in agosto e viene per questo pigliata per il qulo amorevolmente sgridata dalla madre. Mentre si apparta per strafogarsi di cibo durante una festa, viene attaccata da un vampiro e lo fa fuori grazie al suo ombrellaccio con la punta d'argento. Arriva la polizia soprannaturale guidata dal selvaggio, ricchissimo e bellissimo protagonista maschile stereotipato degli harmony  lord Maccon. Alexia si inventa balle e comunque i vampiri non attaccano gli umani quindi questo sarà sicuramente stato aizzato da qualcuno. Hey, hey no un momento... i vampiri non attaccano gli umani???? Ok, sorvoliamo.
Scopriamo che lord Maccon è un licantropo e che odia Alexia. La odia cosi tanto che coglie qualsiasi occasione per farle sentire quanto ce l'ha duro (no, non sto scherzando) e come ogni bravo protagonista maschile stereotipato degli harmony uomo di tutto rispetto cerca ripetutamente di insidiare la virtù della ragazza/donna/babbiona.
Alexia ha un amico vampiro gay e stragay pallido come la morte che, di suo, l'aiuta ad indagare. Ovviamente lui e il Maccon non si possono vedere.
Si scopre che Alexia viene inseguita da vari buzzurri, di cui uno dev'essere il cugino di Slenderman, da quel che ho capito. La colpa ricade prima su un clan di vampiri ma Alexia non è convinta, difatti essendo senz'anima, può con un solo tocco far tornare umani i vari esseri soprannaturali che siano essi vampiri, lupi mannari, zombie, Jack Skellington, puffi e albero delle mele marlene (quanto mi fa paura quello). Il trucco, però, non funziona con Slendy, ergo i tipi che la perseguitano sono umani.
Nel frattempo Alexia fa la conoscenza di uno scienziato sfigatissimo e con grandi problemi nel comunicare con gli altri (evvai di stereotipi) che le rivela di far parte di una società segreta volta alla razionalità e al rifiuto del soprannaturale. Lei ovviamente non fa due più due neanche a picchiarla in testa.
Finalmente Alexia viene rapita e interrogata. Io qui speravo la torturassero a morte ma no, collabora subito la fregnaccia. Per provare la sua condizione di senz'anima viene rinchiusa in una cella dove c'è, udite udite, lord Maccon in guisa di lupo. Lei lo tocca per salvarsi dalle sue fauci e lui per magia ritorna umano e nudo come un verme. E giù di scenette inutili e pseudo-erotiche adatte ad un pubblico frustrato in stile "Cinquantasfumature di grigio". I due riescono, purtroppo, ad uscire dalla cella e a trovare i cattivi che stanno dissanguando il vampiro gay. Alexia riesce a convincere i due a collaborare e parte la battaglia finale, di cui non ho capito una ciospa.

Unica differenza con la serie ben più famosa? Alla fine Alexia si sposa il lupo mannaro e se lo cucca (comunque sempre per la prima volta) in una carrozza in corsa e godendoci come una foca spiaggiata.

Ah, si alla fine lord Maccon diventa il capo dei lupi mannari d'Inghilterra, il vampiro gay dei vampiri e Alexia dei senz'anima, una specie di parlamentari o qualcosa di simile. Si, lo so che ci sarebbero altri due libri ma no, grazie davvero ma faccio a meno.

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